Il Ministero della Salute si è espresso a fine settembre con una Circolare recante indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023/2024 anti-COVID-19.

Attualmente, in Italia sono disponibili il vaccino a m-RNA Comirnaty Omicron XBB.1.5 (Pfizer), aggiornato contro la variante Omicron XBB.1.5., ed il vaccino proteico adiuvato Nuvaxovid X.1.5 aggiornato (Novavax), prodotto con la tecnologia DNA ricombinante.

Le indicazioni raccomandano la somministrazione di un’unica dose di richiamo, valida 12 mesi, offerta attivamente a persone considerate fragili per patologie croniche e/o terapie in corso (terapie immunosoppressive, chemioterapia, radioterapia, etc.), operatori sanitari, persone di età pari o superiore a 60 anni, lungodegenti in strutture assistenziali, donne in gravidanza, postpartum o allattamento. Il Ministero, tuttavia, specifica che qualunque cittadino può richiedere la vaccinazione, che verrà offerta previa singola valutazione del personale medico che effettua la vaccinazione. Per dettagli sui gruppi di persone per i quali è raccomandata/offerta la vaccinazione si invita a consultare la Circolare Ministeriale (clicca qui).

Il richiamo deve essere effettuato a distanza di 6 mesi dall’ultima dose di vaccino anti-COVID-19; tuttavia, nel caso in cui fosse necessario anticipare la vaccinazione prima dei 6 mesi, si raccomanda di seguire le indicazioni del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) che prevedono che il vaccino può essere somministrato ad una distanza minima di almeno 3 mesi dalla dose di vaccino anti-COVID-19 più recente. Va considerato che l’infezione recente da SARS-CoV-2 non rappresenta controindicazione alla vaccinazione.

Il vaccino anti-COVID-19 può essere somministrato con altri vaccini, compresi i vivi attenuati: unica eccezione è rappresentata dal vaccino contro monkeypox (MVA-BN), per il quale deve essere rispettata una distanza di almeno 4 settimane.